Non è tempo per noi

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E niente, per quanto ci si provi a sfuggire alle grinfie del passato, non ci possiamo riuscire. E non ci possiamo riuscire SOPRATTUTTO perché esiste la musica.

La musica ti segue ovunque come la tua ombra, ti si attacca ai capelli mentre non la vedi, come un profumo; s’insinua ovunque come l’acqua.

La musica rivela l’impossibilità reale della vita di creare muri. L’inesistenza di difese e barriere.

E anche oggi, ancora, non è tempo per noi.

Questo mi cantava questa mattina Ligabue, mentre facevo la spesa, mentre non volevo sentire una canzone che mi ricordava anni di rock vissuto, anni di concerti, anni di amore privo delle incrostazioni delle “persone mature”, anni di chitarre all’aria aperta, anni di passioni travolgenti e luoghi dei ricordi e albe agli occhi lucidi e balli sui tavoli e lacrime amare, ma vere.

Ma non era tempo per noi. Non era tempo allora che eravamo immaturi, non è tempo ora che siamo maturi

Sarà perché esistono brani come questo e un cantante che ti ripete che “non è tempo per noi” anche mentre cerchi di sbrigarti e di scappare fuori dal supermercato, ma c’è la fila alle casse, c’è la distanza da mantenere

(distanza di un metro che però i ricordi non mi concedono mai… saranno infetti anche loro? Di più, di più, ma la legge non li persegue mai).

“Strade troppo strette e diritte per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po’…”

“Se un bel giorno passi di qua

lasciati amare e poi scordati svelta di me,

che quel giorno è già buono per amare qualchedun altro

qualche altro.

Dicono che noi ci stiamo buttando via

ma siam bravi a raccoglierci.”

Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai, però lasciamo un segno, però respiriamo forte, però viviamo a tempo di rock, senza difese, senza maschere, senza filtri.

“Non è tempo per noi”, un pezzo che Ligabue scrisse negli anni Ottanta, uscito nel 1990.

“NON È TEMPO PER NOI”

Ci han concesso solo una vita

Soddisfatti o no qua non rimborsano mai

E calendari a chiederci se

stiamo prendendo abbastanza abbastanza

Se per ogni sbaglio avessi mille lire

Che vecchiaia che passerei

Strade troppo strette e diritte

Per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po’

Che andare va bene però

A volte serve un motivo, un motivo Certi giorni ci chiediamo è tutto qui?

E la risposta è sempre sì

Non è tempo per noi che non ci svegliamo mai

Abbiam sogni però troppo grandi e belli sai

Belli o brutti abbiam facce che però non cambian mai

Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai

Se un bel giorno passi di qua

lasciati amare e poi scordati svelta di me

che quel giorno è già buono per amare qualchedun altro

qualche altro

dicono che noi ci stiamo buttando via

ma siam bravi a raccoglierci.

Non è tempo per noi che non ci adeguiamo mai

Fuori moda, fuori posto, insomma sempre fuori dai

Abbiam donne pazienti rassegnate ai nostri guai

Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai

Non è tempo per noi che non vestiamo come voi

Non ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voi

Troppo ingenui o testardi

Poco furbi casomai Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai.

Consigliati: volume alto, un metro di anni luce dai vent’anni e cuore aperto.

Sonia Serravalli – scrittrice trasformista

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