LANA DEL REY Gods And Monsters

E oggi per voi, di ritorno dalle ferie o dalle baldorie di Ferragosto, un brano bollente di Lana Del Rey. “Dei e mostri”.

Lana per me è sempre stata ipnotica. Dalla sua voce, al suo sguardo, al suo modo di muoversi, ai suoi bellissimi video.

Rappresenta un misto di Kali (la dannazione, la distruzione, la rinascita) e di Lalita (la dea più sensuale del pantheon tantrico induista – un’energia molto vicina alla nostra Afrodite).

Mi è stato richiesto di ricercare un “testo maledetto” e prima di voltarmi indietro a spulciare nella favolosa storia del rock, con tutte le sue controversie, i suoi testi mistici o peccaminosi, i suoi angeli e i suoi demoni, mi è venuto incontro questo pezzo. Senza offesa per il vero rock, l’ho trovato pertinente.

Mi piace il modo che ha Lana Del Rey di alternare pezzi illuminanti che inneggiano alla liberazione della persona (come il fantastico monologo di “Ride”) con pezzi, appunto, “maledetti”, in cui sesso, religione, droga e amore si intrecciano sbaragliando via tutte le icone santificate, le immagini idolatrate nella storia solo per creare potere, soldi e controllo sulle persone.

Angeli e demoni ballano insieme.

Dei e mostri giocano da sempre, distruggendo o creando galassie.

Che questo brano possa scardinare via ogni demonizzazione dei nostri errori, dei nostri limiti, delle nostre tendenze non istituzionalizzate. Solo abbracciandole e perdonandole potremo lasciarle andare.

Una poesia oscura per voi, oscura ma anche piena di riverberi di luce, di erotismo, di voglia di vivere, di voglia di buttare giù muri e raggiungere, come dice Lana, l’innocenza perduta.

GODS AND MONSTERSTraduzione

DEI E MOSTRI

Nella terra degli Dei e dei Mostri,

Io ero un Angelo

che viveva nel giardino del male,

fottuta, spaventata, facendo tutto ciò di cui avevo bisogno.



Brillando come una lanterna ardente,

tu hai la medicina che mi serve;

fama, liquore, amore, dammelo lentamente.

metti le tue mani sui miei fianchi, fallo dolcemente.

Io e Dio non andiamo d’accordo, perciò ora io canto:

Nessuno mi porterà via l’anima.

Vivendo come Jim Morrison,

dritta verso una vacanza rovinata.

Motel, baldoria, baldoria, e sto cantando;

cazzo sì, dammelo, questo è il paradiso, ciò che voglio davvero

è l’innocenza perduta.

L’innocenza perduta.



Nella terra degli Dei e dei Mostri, ero un Angelo, che cercava di essere scopata forte.

Come una groupie in incognito che si finge una vera cantante.

La vita imita l’arte.

Hai la medicina che mi serve.

Marijuana, sparamela dritta al cuore, ti prego

non voglio sapere cosa davvero è bene per me.

Dio è morto, e io dico, tesoro, per me non è un problema.



Nessuno mi porterà via l’anima.

Sto vivendo come Jim Morrison,

dritta verso una vacanza rovinata.

Motel, baldoria, baldoria, e sto cantando;

cazzo sì, dammelo, questo è il paradiso,

ciò che voglio davvero

è l’innocenza perduta.

L’innocenza perduta.

Quando parli sembra un film

E mi fai impazzire.

Perché la vita imita l’arte.

Se divento un po’ più carina,

posso essere il tuo amore?

Tu dici: “La vita non è così dura”.

Nessuno mi porterà via l’anima.

Vivendo come Jim Morrison,

dritta verso una vacanza rovinata.

Motel, baldoria, baldoria, e sto cantando;

cazzo sì, dammelo, questo è il paradiso, ciò che voglio davvero

è l’innocenza perduta.

L’innocenza perduta.

Sonia Serravalli – La vostra scrittrice trasformista.

Video ufficiale qui – un pezzo d’atmosfera per il weekend:

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