Viaggio nel mondo delle superstizioni delle Rock Star: Misteri dietro le abitudini più strane
Le rock*star sono note non solo per la loro musica rivoluzionaria e le loro esibizioni spettacolari, ma anche per le loro stranezze e superstizioni. In questo articolo, esploreremo alcune delle scaramanzie più documentate delle rock*star più famose, fornendo anche spiegazioni su queste curiose abitudini.
La maledizione del numero 27
Cominciamo con una delle superstizioni più sinistre e documentate: la cosiddetta “maledizione del numero 27“. Questo fenomeno vede un numero insolitamente alto di musicisti, tra cui Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain, morire tutti all’età di 27 anni. Questa strana coincidenza ha alimentato molte teorie e leggende, ma gli esperti suggeriscono che potrebbe essere attribuita più alla combinazione di fattori come il successo precoce, lo stress e l’uso eccessivo di sostanze stupefacenti piuttosto che a una maledizione vera e propria.
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Il colore verde, il portafortuna di pochi
Altro elemento intrigante delle superstizioni delle rock*star è il colore verde. Mentre per molte persone il verde è considerato un colore fortunato, per alcuni musicisti è il contrario. Leggende come Alice Cooper e Chuck Berry hanno evitato accuratamente il verde, credendo che porti sfortuna. Anche Jimi Hendrix sembra aver avuto una relazione complicata con questo colore, e pare abbia evitato di usarlo o di avere oggetti verdi intorno a sé.
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Il rito del “toccare ferro”
Un’altra superstizione comune tra le rock*star è il rito del “toccare ferro“. Questo rituale prevede che quando qualcuno parla di una potenziale sfortuna o di un incidente, la persona coinvolta tocca del ferro per scacciare la negatività. Questa credenza si basa sull’antica idea che il ferro abbia poteri magici protettivi, e molti musicisti lo adottano come una precauzione contro le energie negative che potrebbero influenzare la loro carriera o la loro vita.
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La sfortuna del cambiamento di nome
Alcune rock*star credono fermamente che cambiare il proprio nome possa portare sfortuna. Un esempio noto è quello di Cat Stevens, il cantautore britannico che divenne noto negli anni ’70 con successi come “Wild World” e “Father and Son“. Dopo la sua conversione all’Islam, Stevens cambiò il suo nome in Yusuf Islam. Anche se la sua musica rimase amata dai fan di tutto il mondo, alcuni ritengono che questo cambio di identità abbia influito sulla sua carriera musicale.
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La paura del numero 13
Infine, non possiamo ignorare la paura diffusa del numero 13, nota anche come triskaidekaphobia. Molti musicisti, tra cui il leggendario chitarrista Slash dei Guns N’ Roses, evitano accuratamente di fare qualsiasi cosa associata a questo numero sfortunato. Alcuni addirittura evitano di programmare concerti o rilasciare album il venerdì 13, temendo che possa portare guai o sfortuna alla loro carriera.
Conclusione: Esplorando il lato oscuro delle superstizioni delle Rock Star
Le superstizioni sono parte integrante della cultura delle rock*star, aggiungendo un elemento di mistero e fascino alla loro leggenda. Sebbene possano sembrare strane o irrazionali, queste credenze spesso forniscono un senso di comfort e controllo in un ambiente notoriamente caotico. Quindi, la prossima volta che vedrete una rock*star evitare un gatto nero o toccare del ferro prima di salire sul palco, saprete che c’è più dietro di quanto si possa pensare. E ricordate, nella musica come nella vita, ogni superstizione ha la sua storia.
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