Recensione – Tenda Rossa – dei Semiramis

Il videoclip di “Tenda Rossa” dei “Semiramis” è un viaggio psichedelico che cattura perfettamente l’essenza del progressive rock italiano degli anni ’70. Il brano, di “Tenda Rossa” richiama visivamente il dirigibile “Italia“, che domina sopra l’iconica tenda rossa, fulcro della narrazione. Questo brano rievoca l’impresa drammatica di Umberto Nobile, aviatore italiano che nel 1928 tentò un volo audace verso il Polo Nord. L’esploratore precipitò con il suo dirigibile sul ghiaccio artico, ma riuscì a salvarsi, insieme a parte del suo equipaggio, proprio grazie alla famosa tenda rossa, che divenne il simbolo della loro salvezza. Il testo della canzone riflette su questo avvenimento storico, ponendo domande cruciali come: “Dov’è la verità di quel disastro?“. Il brano non si limita a narrare, ma invita l’ascoltatore a riflettere sulle emozioni vissute dai sopravvissuti: l’angoscia, la paura e, infine, il sollievo della salvezza. Tutto questo è reso magistralmente dalla composizione musicale, che si evolve attraverso atmosfere tipicamente prog, trasmettendo il tormento e la speranza che hanno accompagnato quell’avventura, originariamente tratto dal leggendario album “Dedicato a Frazz” del 1973, è stato reinterpretato in questo video in modo affascinante, fondendo atmosfere oniriche e suggestioni visive potenti. Il gruppo, capitanato dal giovanissimo Michele Zarrillo (sì, proprio lui, che diventerà poi famoso come cantautore pop), dimostra una maestria nel creare paesaggi sonori che si sposano perfettamente con le immagini psichedeliche.

Curiosità interessante“: Michele Zarrillo, che all’epoca era appena maggiorenne, era il chitarrista e la voce della band. Vedere questo video oggi è come fare un salto nel passato, dove il giovane Zarrillo mostrava già un talento incredibile, diverso dal suo stile attuale più noto. Per approfondire la storia dei “Semiramis” e capire l’importanza di Zarrillo nel contesto del prog rock italiano, puoi ascoltare questo video.

Il videoclip di “Tenda Rossa” è ricco di simbolismi e immagini surrealiste, che richiamano la natura sperimentale e visionaria del progressive. Il montaggio, ricco di dettagli, ti trascina in un universo parallelo, dove la musica diventa quasi una colonna sonora di un sogno ad occhi aperti. È un’esperienza sensoriale, che consigliamo vivamente di vivere almeno una volta per chi ama il prog.

a cura di SoundinBlood®

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