La Rivoluzione del Tapping: Il Genio di Eddie Van Halen nella Storia della Chitarra Rock

Se c’è un nome che è sinonimo di innovazione nella chitarra rock, è sicuramente Eddie Van Halen. Il suo contributo alla musica non si limita solo al suo talento straordinario come chitarrista, ma anche alla creazione e diffusione di una tecnica che ha cambiato il modo in cui gli strumentisti affrontano la chitarra – il tapping. Sebbene il tapping fosse stato utilizzato in passato da altri chitarristi, come Steve Hackett dei Genesis e Harvey Mandel, è Eddie Van Halen che è noto per aver portato questa tecnica alla ribalta nella musica rock e metal.

Nell’articolo odierno, esploreremo il mondo affascinante del tapping e l’incredibile impatto che Eddie Van Halen ha avuto su di esso. Inizieremo con un’occhiata più da vicino alla tecnica stessa e come è stata sviluppata.

Il Tapping: Una Tecnica Rivoluzionaria

Il tapping è una tecnica in cui il chitarrista utilizza le dita della mano destra (o sinistra, se si è chitarristi mancini) per suonare le note premendo direttamente sulle corde della chitarra contro i tasti, senza l’uso tradizionale del plettro. Questa tecnica consente al chitarrista di ottenere un suono unico, caratterizzato da note veloci e cristalline, armoniche artificiali, e una fluidità sorprendente. La tecnica del tapping è diventata una delle più iconiche nell’arsenale di ogni chitarrista e ha aperto le porte a un mondo di espressione musicale in continua evoluzione. La sua versatilità ha ispirato chitarristi in una varietà di generi musicali, dall’heavy metal al jazz fusion, dimostrando quanto sia un elemento fondamentale nella musica contemporanea. La sua popolarità è testimoniata dalla costante evoluzione di stili e innovazioni che i chitarristi continuano a introdurre in questa tecnica, creando un legame duraturo con l’eredità di Eddie Van Halen.

Mentre il tapping era stato utilizzato in precedenza da altri chitarristi, Eddie Van Halen ha portato questa tecnica a nuovi livelli. La sua celebre esecuzione di “Eruption” ha sbalordito il mondo della musica nel 1978 e ha ispirato una generazione di chitarristi a imparare e perfezionare questa tecnica.

L’Eredità di Eddie Van Halen

La tecnica del tapping di Eddie Van Halen non si è limitata solo alle sue incredibili performance in studio e dal vivo, ma ha anche influenzato in modo significativo la scena della chitarra rock. Chitarristi come Steve Vai, Joe Satriani, e Randy Rhoads hanno adottato e adattato il tapping alle loro esigenze, portandolo in direzioni uniche. Il suo impatto è stato così profondo che il tapping è diventato una tecnica fondamentale nell’arsenale di molti chitarristi rock e metal.

Una Leggenda Immortale

Nonostante la prematura scomparsa di Eddie Van Halen nel 2020, il suo contributo alla musica e alla chitarra rimarrà un capitolo indelebile nella storia del rock. Il suo genio creativo e il suo stile innovativo hanno ispirato e continuano a ispirare musicisti di tutto il mondo.

In conclusione, Eddie Van Halen ha lasciato un’eredità indelebile con la sua rivoluzionaria tecnica del tapping. Il suo virtuosismo e la sua passione per la sperimentazione hanno aperto nuovi orizzonti per i chitarristi e hanno arricchito il panorama musicale in modi che sono difficili da quantificare. La sua musica e la sua tecnica rimarranno vive per le generazioni a venire, continuando a ispirare nuove generazioni di chitarristi a sfidare i limiti della loro creatività.

Però forse non tutti sanno che se vogliamo essere intellettualmente onesti Eddie Van Halen non fu proprio il primo a usare la tecnica del tapping ma fu un certo Vittorio Camardese di professione radiologo presso l’Ospedale San Filippo di Roma, e chitarrista autodidatta durante una puntata del programma “Chitarra Amore Mio” datata 1965. Davanti al conduttore Arnoldo Foà, Camardese si esibì in un mambo ed un jazz d’alta scuola, mostrando di padroneggiare il tapping con grande maestria.

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