R.E.M. Losing my Religion
Dichiarata tra le canzoni più belle mai scritte.
Ma non è tanto questo. È che Losing my religion contiene un ingrediente che va ben oltre la musica.
È che quando mi è venuta incontro, negli anni Novanta, stavo perdendo i miei punti di riferimento per la prima volta. “Perdendo la mia religione”, come dice il titolo letteralmente, ma proprio in tutti i sensi.
“Sono io quello nell’angolo.
Sono io sotto il riflettore, mentre perdo la mia religione.”
Nonostante negli Stati Uniti “losing my religion” significhi in gergo “perdendo la pazienza”, io l’ho sempre vissuta letteralmente e il messaggio con cui mi è arrivata voleva essere preso alla lettera.
Ero in un angolo e lui non mi vedeva, o fingeva di non vedermi. Per lui stavo perdendo il senno, i miei principi più puri e anche un uomo che avrebbe sofferto per me.
“Cercando di stare al tuo passo.
Non so se potrò farcela.”
Mentre perdevo la mia religione, perdevo anche il lavoro, perdevo casa, perdevo il fidanzato angelico, rinnegavo per sempre la Chiesa e giravo le spalle alle sicurezze, mentre mi innamoravo di un ragazzo che non mi avrebbe facilitato le vita.
“Oh, la vita è più grande. È più grande di te.”
“Le lunghezze che percorrerò…
La distanza nei tuoi occhi…
Oh no, ho detto troppo. Ho detto tutto.”
Brano del 1991, considerata la canzone più famosa dei geniali R.E.M. E’ stata con me nei prima e nei dopo.
Così, perdendo la mia religione, scoprivo che nessuno ti salva, da fuori, se non lo fai tu.
E in tutti questi passi e passaggi, questa canzone aleggiava nell’aria attorno a me e mi accompagnava tra morte e rinascita. A morire davvero, anche se nessuno ha potuto vederlo. E a rinascere davvero, quando solo il lasciare dietro tutto ti può accompagnare alla Religione vera. Un corpus di consapevolezza e sensi espansi, decisamente strecciati dalla musica, che alcuni chiamano Amore – davvero pochi con cognizione di causa.
Losing my religion profetizzava ciò che stavo vivendo ma anche tanto di ciò che avrei vissuto da lì agli anni a venire. È talmente intensa che non sempre posso permettermi di reggerla.
Losing my religion è forse la canzone più importante della mia vita.
“Credevo di averti sentito ridere…
Credevo di averti sentito cantare…
Ma era solo un sogno.”
Traduzione completa qui. Se non parli inglese, te la consiglio vivamente!
Sonia Serravalli – La vostra scrittrice trasformista.
E con 674 milioni di visualizzazioni, video ufficiale qui:
Trasformata in magico canto gregoriano:
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