Scopriamo di più: ANDREA POLIDORI

Amici, abbiamo voluto arricchire il nostro sito con un nuovo elemento che riteniamo possa suscitare interesse, sia per noi che per i nostri seguaci: le interviste a musicisti professionisti. Il nostro obiettivo è approfondire la nostra conoscenza del loro affascinante mondo.

Oggi siamo lieti di condividere con voi un’intervista esclusiva con Andrea Polidori, un batterista professionista di Ferrara. Se non lo conoscete, è importante sottolineare che, a soli vent’anni, aveva già collaborato con il maestro Roberto Vecchioni. Passo dopo passo, ha conquistato un posto nel rinomato panorama musicale italiano, collaborando con artisti del calibro di Lucio Dalla, Ron, Antonacci, Giusi Ferreri, Alessandra Amoroso, Paolo Meneguzzi, Loredana Bertè, Fabrizio Moro e Gianluca Grignani.

Attualmente, Andrea sta preparando un imponente tour compagnia di Tedua. Vogliamo ringraziare di cuore Andrea Polidori per averci concesso questa straordinaria opportunità di intervistarlo. Speriamo sinceramente che questa intervista sia di vostro gradimento e che possa offrire una nuova prospettiva sul mondo della musica professionale.

Intervista:

1. Come hai iniziato la tua carriera come batterista turnista e quali sono state le tue prime esperienze nel mondo della musica live?

La mia carriera di turnista è iniziata del 1995 dopo un’audizione, da lì sono partito il mio primo tour con Leandro Barsotti, un cantautore molto affermato in quel periodo.

2. Quali sono le principali sfide di essere un batterista turnista, specialmente quando suoni con artisti diversi in situazioni diverse?

La sfida più grande rimane quella di riuscire a creare empatia tra le varie persone con cui si collabora. Non a caso ho sempre pensato che l’affidabilità personale viene sempre prima di quella professionale

3. Quali sono i tuoi settaggi preferiti per suonare dal vivo e come li scegli in base al genere musicale e all’artista con cui stai suonando?

Generalmente utilizzo sempre lo stesso settaggio, perchè credo la differenza la si fa con le proprie mani, seguendo l’istinto e rispettando le dinamiche del genere musicale che si deve eseguire

4. Puoi condividere una delle tue esperienze più memorabili o storie divertenti sul palco durante un concerto?

Ho molti ricordi che porto nel cuore, ma i più importanti sono legati alle persone che ho conosciuto e con cui ho condiviso tante note musicali. Però posso citare due esperienze che mi hanno segnato: la prima è quando sono andato a suonare al Festival di Sanremo, quel palco mi ha fato tremare le gambe, ho respirato la storia. E l’altra è stata quando ho suonato allo stadio San Siro nel 2009, che dire anche lì le gambe tremavano…

5. Come ti prepari per le esibizioni dal vivo e come affronti la pressione e l’ansia pre-esibizione?

Ascolto il più possibile i brani da eseguire cercando di carpire lo stile e il mondo dell’artista, in modo da poter poi proporre idee da integrare nel mio drumming, sia che si tratti di un concerto sia che sia una sessione in studio di registrazione. La pressione è importante perché l’emozione e l’adrenalina danno un valore aggiunto appena mi siedo sullo sgabello davanti alla batteria.

6. Quali sono gli aspetti più importanti che un batterista turnista deve tenere a mente quando si tratta di collaborare con altri musicisti e artisti?

Come già ho scritto prima, la cosa più importante è l’affidabilità personale e il saper creare un clima di fiducia ed empatia con i colleghi e tutte le maestranze coinvolte nel progetto

7. Come mantieni la tua versatilità musicale e la capacità di adattarti a stili musicali diversi quando suoni con vari artisti?

Con l’esperienza ho imparato a gestire le richieste degli artisti attraverso la mia personalità musicale, ho sempre fatto in modo di vestirmi addosso ogni brano e stile che stavo eseguendo, è un po’ come mettere la firma.

8. Qual è il tuo processo creativo quando si tratta di arrangiamenti e parti di batteria personalizzate per le canzoni degli artisti con cui lavori?

Più istinto e musicalità che razione direi. Del resto da buon romantico sono ancora dell’idea che la musica sia arte, quindi frutto di istinto ed emozioni.

9. Quali sostanziali differenze ci sono tra suonare live e in studio di registrazione?

Ci sono diverse differenze legate all’esecuzione e alla predisposizione nel saper capire e accontentare nel minor tempo possibile chi hai di fronte a te. Nei live è tutto più legato all’immagine e alla fisicità.

10. Quali sono i tuoi consigli per i batteristi aspiranti che vogliono seguire le tue orme come batteristi turnisti di successo?

Visti i tempi, il consiglio più importante che posso dare è quello di non abbandonare l’idea di fare musica insieme ad altri musicisti perchè solo così si può crescere artisticamente e professionalmente. Oggi la tendenza che vedo in rete è quella di essere più “artisti” che musicisti, vincono più l’immagine che i contenuti , c’è un grande individualismo e narcisismo e vedo tanti batteristi che più che “accompagnare” un brano o un artista, fanno circo.

 

In conclusione, l’intervista a Andrea Polidori, il talentuoso batterista professionista di Ferrara, ci ha permesso di gettare uno sguardo approfondito nel mondo affascinante della musica professionale. Attraverso le sue esperienze e collaborazioni con artisti di fama, abbiamo potuto cogliere l’entusiasmo e la dedizione necessari per affermarsi in questo settore competitivo.

Andrea Polidori è un esempio di come la passione e il duro lavoro possano portare a risultati straordinari, e la sua carriera continua a crescere con entusiasmanti progetti futuri, come il tour nei palasport con Tedua.

Speriamo che questa intervista abbia ispirato i nostri lettori, sia gli appassionati di musica che coloro che cercano motivazione per perseguire i propri sogni. La musica è un linguaggio universale che unisce le persone, e attraverso le storie come quella di Andrea Polidori, possiamo trovare ispirazione e condivisione di esperienze.

Continueremo a portarvi storie affascinanti e interviste stimolanti, sperando che possano accendere la vostra passione per la musica e il mondo degli artisti professionisti. Restate sintonizzati per altre avventure e scoperte nel vasto universo della musica.

Vogliamo salutarvi con la visione di questo video per farvi capire chi è Andrea Polidori:

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